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Ne ho parlato poco in passato (QUI e QUI) perchè è un argomento piuttosto complicato su cui anche io vado a tentoni per capirne la vera natura ma mi sembra il momento giusto per cominciare a scrivere quello che per il momento ho capito.

Se hai cominciato a sognare lucidamente ti sarai certamente accorto che con un più o meno piccolo sforzo ti è possibile cambiare praticamente tutto all’interno del sogno: dai personaggi, agli oggetti fino all’intero paesaggio onirico.

Più avanti nella pratica però ti accorgerai (o forse no) della presenza di un personaggio che attrae più di tutti la tua attenzione,  spesso in maniera negativa anche se inizialmente non ne capirai il motivo. Un personaggio che nonostante tu abbia cambiato lo scenario del sogno si ripresenta in maniera pressochè  identica a quella precedente e su cui non puoi ottenere cambiamente conformi alla tua volontà: se in lui  una trasfromazione c’è è lui stesso a deciderla.

Questo fatto può far  credere di essere ripiombati in un sogno su cui non si ha il controllo ma è facile con un pò di esperienza fare un piccolo controllo per vedere se il resto del sogno è ancora nelle proprie mani. In tal caso si è in presenza di quello che può essere considerato un elemento anomalo del sogno lucido: uno dei personaggi che io chiamo I Controllori.

Queste  “presenze” (che non sono le comuni “larve”) non amano che li si scopra e il più delle volte se ne stanno ben nascosti oppure si camuffano dietro a volti per noi familiari o comunque piacevoli per non essere scovati.

Ci sono però degli elementi grazie a cui li si può scoprire:

  • Il loro comportamento è anomalo rispetto alla nostra volontà nel sogno lucido.
  • L’atmosfera onirica pare diversa dal normale, direi più rarefatta se lo si può dire di un sogno.
  • Se confrontati con gli altri personaggi del sogno sono palesemente più vividi e “fisici”.
  • Se si prende coscienza della loro presenza e si concentra la propria attenzione su di essi diventano estremamente aggressivi (ma pur sempre innocui, non ti preoccupare).
  • Segnali fisici del corpo: ad esempio io provo sempre una leggera pressione sull’occhio destro quando mi si palesa.

A quanto ho capito non sono pericolosi per il sognatore, oppure limitano le loro energie  modificando il sogno solo se costretti a farlo perchè scoperti . Io inizialmente pensavo che il fatto che il sogno non obbedisse più ai miei comandi una volta incontrato questo Controllore (nel mio caso ha le sembianze di una donna molto affascinante)  fosse dovuto al calo della mia concentrazione  e al decadimento in un sogno non-lucido ma con il passare del tempo ho capito che anche i Controllori hanno potere all’interno del sogno e ci vuole sempre molta intenzione  e forza da parte mia per riprenderne il controllo.  Purtroppo non sempre ci riesco.

Per quanto mi riguarda il Controllore che mi perseguita sembrerebbe essere sempre lo stesso,  in forma femminile, o almeno è solo lei a farsi vedere.  All’interno del sogno comunque di solito il confronto finisce con la sua scomparsa oppure col mio risveglio. Ed è proprio questo il punto più interessante: I Controllori non si limitano solo a delle comparsate nei sogni, ma a volte fanno anche altro…

Qualche volta la stronza mi accompagna lungo la soglia sonno/veglia cercando di prolungare la sua sfida oltre il sogno fino ai confini del mondo “reale”.  Il punto è che questo le riesce molto bene  le volte in cui questa soglia produce una paralisi (forse dovuta allo stress energetico dell’incontro?).  Se ne sta sopra di me facendomi sentire la sua presenza il più possibile tramite sensazioni tattili molto fastidiose, come se cercasse di arrampicarsi.

La mia reazione nei suoi confronti in questi momenti è di pura rabbia e odio. Più che la paura per la sua presenza semi-fisica è come se su di me avesse il sopravvento il disgusto per il suo intrufolarsi nei miei sogni che ritengo più che personali.  Quindi cerco in tutti i modi di sbloccarmi  il prima possibile per liberarmene.

Da quando è iniziata questa sorta di sfida/lotta  sono passato dall’essere completamente passivo durante la paralisi cercando solo di ridurne il tempo il più possibile, al cercare di soffiarla via dal mio petto (potendo muovere solo i muscoli della bocca è la prima cosa che mi viene in mente)  fino all’apostrofarla con parole come “Puttana!” nel vano tentativo di allungare le mani per afferrarla (in quei momenti perdo davvero la testa..). Peccato che nel momento in cui effettivamente le allungo di fronte a me lei se ne sia già andata, come è ovvio, non è il mondo reale il campo di battaglia in cui sconfiggerla (sempre se è possibile farlo).

Pensandoci bene è curioso quanto io la odi più di qualunque altra cosa abbia mai affrontato o visto durante le mie esperienze.  Anche il fatto che passi tanto facilmente dal sogno alla semi-veglia mi fa incazzare a morte perchè so benissimo che non si tratta fisicamente di lei ma di un allucinazione indotta. Eppure mi viene lo stesso voglia di strozzarla visto che nel sogno non ho mai occasione di farlo.

Sto facendo di tutto per riuscire ad “eliminarla” sia durante i mie sogni che durante queste “paralisi con accompagnamento” ma fino ad ora non sono riuscito a fare molto altro. Continuerò a provarci comunque perchè ormai è diventata presenza fissa in tutti i miei sogni lucidi (a volte sono tanto stanco da preferire non averne!).

Terminando su cosa penso sia questa presenza e quindi su chi siano i Controllori ripeto il concetto che non si tratta di quelle che normalmente vengono definite larve.  Cosa vogliono? Non credo la mia energia perchè non mi sono mai sentito privo di forze dopo questi incotri quindi si può escludere anche che siano vampiri energetici.  Credo piuttosto che siano degli osservatori posti a controllare come ci muoviamo tra i mondi, per quale motivo però non lo so ancora.

Quando si parla di sogni non si può non spendere qualche parola sull’Ombra: quella parte di noi stessi oscura e nascosta che talvolta ci si presenta sotto le frome più variegate nel mondo onirico. Per il momento voglio solo introdurre l’argomento senza entrare troppo nei particolari.

Questo brano tratto da “L’Iniziazione” di Rudolf Steiner parla del Piccolo Guardiano della Soglia: una figura che all’Ombra junghiana è più che vicina. Trascrivo la parte in cui il Guardiano si presenta all’iniziato e gli spiega la propria natura perchè è molto interessante.

Al discepolo si presenta un essere veramente orribile, spettrale . Il «guardiano» rivela il proprio significato a un dipresso con le seguenti parole:

«Fino ad ora ti dominavano potenze che ti erano invisibili. «Esse operavano in modo che durante il corso delle tue vite passate ogni tua opera buona avesse la sua ricompensa e ogni tua cattiva azione avesse tristi conseguenze. «Per virtù della loro influenza il tuo carattere si è formato col frutto delle esperienze della tua vita e dei tuoi pensieri; queste potenze furono le cause del tuo destino. «Esse determinarono la misura di gioia e di dolore che ti veniva assegnata in ognuna delle tue incarnazioni, a seconda della tua condotta nelle incarnazioni precedenti, e ti dominavano sotto la forma della legge universale del karma.

«Queste potenze abbandoneranno adesso una parte della loro direzione, e parte dei lavoro ch’esse hanno fatto su di te, devi ormai compierlo da solo. «Molte sventure ti hanno finora colpito, e non ne sapevi il perché; erano altrettante conseguenze di tue cattive azioni nel corso

di qualche tua vita precedente. «Tu hai trovato felicità e gioia e le hai accolte; esse pure erano

l’effetto di azioni passate. «Nel tuo carattere hai molti lati belli, molte macchie brutte; così degli uni come delle altre sei tu stesso la causa per via delle tue esperienze e dei tuoi pensieri passati; finora non conoscevi le cause, ti erano manifesti solo i loro effetti.

«Ma le potenze karmiche vedevano tutte le azioni delle tue vite precedenti, i tuoi pensieri e sentimenti più reconditi, e a seconda di questi hanno determinato ciò che ora tu sei, e la tua vita presente.

«Ora però devono esserti rivelati tutti gli aspetti buoni e cattivi delle tue vite passate. «Essi erano fino ad ora intessuti nella tua stessa entità, erano in te, e tuttavia non li potevi vedere, come fisicamente non puoi vedere il tuo proprio cervello. «Ora però si liberano da te, escono dalla tua personalità; assumono una forma indipendente che tu puoi vedere, così come vedi

le pietre e le piante del mondo esteriore. «E sono io stesso l’entità che si è formata un corpo con le tue azioni nobili e con quelle cattive. «La mia figura spettrale è tratta dal libro del dare e avere della tua propria vita; mi hai portato invisibile in te fino ad ora, ma era per il tuo bene che così fosse; poiché la saggezza del destino che ti rimaneva nascosto ha lavorato fino ad ora in te all’estinzione delle macchie brutte della mia figura. «Ora, poiché sono uscito fuori di te, anche questa saggezza nascosta ti ha abbandonato; essa, d’ora innanzi, non si occuperà

più di te, e affiderà il lavoro alle tue proprie mani. «lo devo diventare un’entità perfetta e splendida, se mi voglio salvare dalla distruzione, ma se quest’ultima mi cogliesse, trascinerei

meco anche te in un mondo oscuro e guasto. «Per evitare tale iattura, occorre che la tua propria saggezza diventi ormai tanto grande, da essere in grado di assumersi il compito

di quella saggezza che ti era nascosta e che ti ha abbandonato. «Quando tu avrai varcato la mia soglia, io, come figura visibile , non mi staccherò più per un solo istante dal tuo fianco.

«E se da ora in poi opererai o penserai cose cattive, vedrai subito questa tua colpa riflettersi in un contorcimento orribile e demoniaco della mia figura. «Soltanto quando avrai compensato tutti i tuoi passati errori , e ti sarai purificato in modo che ti sia impossibile commettere altri peccati, allora soltanto il mio essere si trasformerà in bellezza risplendente, e per il bene della tua ulteriore attività, potrò unirmi di nuovo con te in un unico essere.

«La mia soglia però è costruita di tutti quei sentimenti di paura che sono ancora in te, del tuo timore della forza che ti occorre per assumere la completa responsabilità delle tue azioni e dei

tuoi pensieri. «Finché ti manca il coraggio di prendere da te la direzione della tua sorte, la costruzione di questa soglia non è completa, qualcosa ancora le manca; e finché la  costruzione difetta sia pure di un sol mattone, tu sarai condannato a rimanere relegato fuori di

questa soglia o a inciampare all’atto di volerla varcare. «Non tentare dunque di varcarla, prima di esserti completamente liberato dalla paura e di sentirti pronto ad assumere la più alta responsabilità. «Fino ad ora uscivo dalla tua personalità soltanto quando la morte ti richiamava dal corso di una vita terrena; ma anche allora la mia figura rimaneva per te velata. «Potevano vedermi soltanto le potenze del destino che ti dirigevano , e, a seconda del mio aspetto, nelle pause intermedie fra la morte e una nuova nascita, potevano elaborare in te forza e capacità

affinché in una nuova vita terrena tu potessi lavorare all’abbellimento della mia figura per il bene della tua evoluzione.

«Ed ero io stesso che, per la mia imperfezione, costringevo le potenze del destino a ricondurti sempre in nuove incarnazioni sulla terra.

«Quando tu morivi, io rimanevo; e per causa mia i dirigenti del karma determinavano la tua rinascita. «Solo col trasformarsi attraverso sempre nuove vite, portandomi in questo modo inconsapevolmente a perfezione, ti saresti liberato dalle potenze della morte, e, unendoti completamente a me, saresti passato all’immortalità.

«Eccomi oggi visibile dinanzi a te, così come invisibile ti sono stato sempre vicino nell’ora della morte. «Quando avrai varcato la mia soglia, penetrerai nei regni in cui prima penetravi soltanto dopo la morte fisica. «Tu penetri in essi con piena coscienza, e, da ora in poi, mentre ti aggiri esteriormente visibile sulla terra, tu ti aggirerai contemporaneamente nel regno della morte, che però è il regno della vita eterna.

«lo sono realmente anche l’angelo della morte, ma sono al tempo stesso il portatore di una vita superiore imperitura. «Pur vivendo il tuo corpo, morirai per mezzo mio in esso, per sperimentare la rinascita nell’esistenza imperitura. ««Nel regno in cui ormai tu penetri, conoscerai esseri soprasensibili , e godrai della beatitudine. «Ma la prima conoscenza che farai in questo nuovo mondo devo essere io stesso; io, che sono la tua creatura. «Prima vivevo della tua propria vita; ma ora per mezzo tuo mi sono destato a un’esistenza mia propria, e ti sto dinanzi come giudice visibile delle tue azioni avvenire, forse anche come tuo costante rimprovero.

«Tu hai potuto crearmi; ma hai assunto al tempo stesso il dovere di trasformarmi».